Attilio Bosco crea il marchio Bosco nel 1960, avviando un progetto maturato dopo dieci anni di esperienze nel settore. Di origini pugliesi, si trasferisce poco più che ragazzo a Napoli e qui svolge le sue prime attività sul campo. Nella città partenopea la cultura del caffè ha radici profonde: a Napoli ha origine la prima caffettiera italiana a filtro, ben prima dell’invenzione dell’espresso, e si è diffuso nel corso dei secoli un vero e proprio “culto” per la preparazione e degustazione del caffè. L’esperienza acquisita in questo specifico mercato, particolarmente esigente e selettivo, ha un’influenza determinante sulla progettazione delle prime macchine. Per perseguire i suoi obiettivi Bosco non esita a compiere scelte anticonformistiche, seguendo la via artigianale in pieno boom industriale e privilegiando la tecnologia a leva mentre la maggioranza delle aziende investe sui modelli automatici. E’ infatti fermamente convinto che il sistema a leva, opportunamente raffinato, rimanga il miglior strumento per ottenere il vero caffè espresso. I primi prodotti realizzati si distinguono immediatamente per una solida qualità costruttiva e per la presenza di elementi innovativi rispetto all’offerta del mercato. Non tardano ad arrivare quindi i primi entusiasti clienti, ai quali si uniscono rapidamente tutti i più prestigiosi punti di ritrovo della città. Nel giro di pochi anni il successo è tale da invertire la tendenza esistente, riportando le macchine a leva ad una preminenza che le ha rese oggi un simbolo distintivo della città partenopea, dove sono tuttora utilizzate in oltre il 90 per cento dei bar. L’approccio artigianale rende possibile nel corso degli anni la realizzazione di numerosi progetti speciali, inclusa un’enorme 6 gruppi a leva, unica nel suo genere, installata presso il più grande ospedale del Mezzogiorno nel 1989. La flessibilità e la creatività di Bosco soddisfano al contempo una domanda crescente di macchine dall’estetica personalizzata, con varietà di colori, materiali alternativi all’acciaio, decorazioni e serigrafie artistiche appositamente commissionate. Negli anni successivi il marchio si espande, affacciandosi anche sul mercato estero. Nel 1999 il famoso regista statunitense Francis Ford Coppola resta affascinato da una macchina Bosco utilizzata in uno spot da lui diretto per un noto produttore di caffè, invogliando quest’ultimo a donargliene un modello speciale in occasione del suo compleanno. Recentemente la Bosco ha intensificato le vendite all’estero stringendo accordi con distributori in diversi Paesi. Oggi, dopo oltre cinquant’anni di attività, Bosco ha consolidato il prestigio del nome e preserva intatti i valori, l’entusiasmo e la passione che lo hanno accompagnato e guidato sin dall’inizio del suo progetto.
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